Dopo il successo dell’Aula vuota, una galleria di destini di italiani notevoli e dimenticati: il romanzo dell’identità nazionale.In un esperimento più narrativo che saggistico, Ernesto Galli della Loggia propone un mosaico di storie di diversa natura e fattura, di materia preziosa o comune, alla ricerca di quelle espressioni o immagini di esistenze che hanno interpretato, perduto, ridefinito una certa idea di «italianità». Più che riscoperta (e men che meno rivendicazione), è una sorta di risarcimento, un tentativo di ridare voce a vicende ordinarie eppure eccezionali che negli ultimi anni sono entrate nel racconto nazionale in una zona di penombra. Sullo sfondo, riflessioni acute e mai ideologiche su momenti cruciali, crisi epocali, dettagli e punti di fuga della nostra storia più o meno recente. Sfuggendo alle inevitabili strumentalizzazioni della politica e agli stereotipi agitati da più parti, Galli della Loggia cerca di rispondere a nuove esigenze cogliendoci alla sprovvista, applicando sapienza e leggerezza a questioni fondanti la nostra identità e rimettendo in discussione la distanza di sicurezza tra l’io e il noi.